RASSEGNA STAMPA – GAZZETTA DELLO SPORT
Se lo conosci, lo ricompri. Rudi Garcia ha una debolezza che il d.s. Walter Sabatini fatica un po’ a digerire: si innamora dei suoi giocatori. Al punto di non staccarsene più, quantomeno a livello di contatti. Se poi i contatti portano a ritrovarsi insieme, magari in un altro club, meglio ancora. È stato così con Gervinho, poteva essere e non è stato per un soffio con Basa. Magari accadrà con Rio Mavuba e Lucas Digne, centrocampista e difensore che Garcia ha allenato al Lilla e che potrebbero essere due facce della rivoluzione giallorossa alle viste in estate.
IL CENTROCAMPISTA – Prendi il centrocampista: è più di un nome sul taccuino. Con Garcia i contatti sono frequenti, l’ha ammesso lo stesso Mavuba in una recente intervista. Il suo cartellino è in scadenza a giugno, con il Lilla le trattative per il rinnovo si sono interrotte da tempo. Per la Roma è un’occasione a parametro zero, i contatti sono già stati avviati. Non è un affare chiuso, non può esserlo almeno fino a quando non si chiariranno al meglio le strategie della Roma a centrocampo. Reparto che è tutto un rebus: il riscatto di Nainggolan, il rinnovo di Keita, il futuro di De Rossi, la stessa situazione di Pjanic, i dubbi vanno sciolti. E solo dopo, semmai, sarà possibile concludere l’operazione Mavuba.
IL LATERALE – L’altro affare è più complesso. Perché Digne piace a parecchi. Per esempio all’Arsenal, che su di lui ha messo gli occhi da un po’. Al Psg il terzino sinistro, che Garcia al Lilla ha lanciato in prima squadra, ha trovato meno spazio di quanto immaginasse, di quanto il prezzo pagato per il suo cartellino — 15 milioni di euro nell’estate 2013 — facesse pensare. E poi il recente rinnovo di Maxwell non ha fatto che aumentare i dubbi di Digne, oltre che le tentazioni di Garcia. In fondo, non è un mistero che una delle priorità della Roma che verrà è la ricerca di due laterali. Lì dove Maicon e Cole vanno considerati al capolinea (si cercherà di convincerli a strappare i loro accordi fino al 2016 con una buonuscita), lì dove il d.s. Sabatini ha messo nel mirino anche Bruno Peres del Torino. Uno che Garcia non ha allenato, ma che ha imparato lo stesso ad apprezzare da avversario. Magari più di Johnson, altro parametro zero da Liverpool: a Trigoria si sono già scottati con Cole. Meglio fidarsi di altri. Di chi si conosce già, per esempio.