Un obbligo, un comando, un coro unanime. Dobbiamo vincere, conquistare Genova per completare la rimonta che porta alla Champions. Dimenticare una settimana favolosa, di quelle che ti svegli al mattino con un sorriso tutto giallorosso sulle labbra, riporre nei Cassetti dei ricordi più belli un altro derby conquistato. Manca praticamente un giorno al prossimo capitolo della saga romanista in questa stagione, il posticipo della 16° giornata vede di scena al “Marassi” Sampdoria – Roma, spareggio per l’Europa che conta.
La squadra capitolina trova un gruppo in grande difficoltà, in affanno dopo la sconfitta nel derby della lanterna e contro il Milan, una squadra esaltata dai grandi successi iniziali e dall’epiteto di “rivelazione dell’anno” che non ha però avuto riscontri ufficiali. I 6 gol subiti negli ultimi 2 match parlano chiaro, ma le statistiche stanno dalla loro parte: in 7 giornate tra le mura amiche la Sampdoria ha segnato 15 gol subendo solo 5 reti.
Del Neri ha a disposizione l’intera rosa, e in questi giorni di ritiro ci sono state indicazioni precise per individuare l’11 che verrà schierato: Castellazzi tra i pali, difesa a 4 con Stankevicius e Ziegler ai lati e Gastaldello e Accardi al centro, centrocampo con Semioli, Palombo, Poli e Mannini e in attacco il tandem Cassano-Pazzini.
La Sampdoria non perde una partita casalinga di campionato dal 18 gennaio scorso, quando si impose il Palermo, ma non vince contro la Roma dal 24 aprile del 2005.
La Roma si è preparata alla sfida in un clima di grande festa ed euforia, tanta gioia al rientro dopo i due giorni di riposo, chiaramente il più sorridente era Cassetti, che nella sfida di domani partirà sicuramente titolare vista la sicura assenza di Mexes per la botta rimediata durante il derby. Mister Ranieri dovrà inoltre fare a meno di Menez e Pizarro, bloccati dal giudice sportivo, al loro posto quasi sicuri i rimpiazzi Taddei e Brighi nel modulo spallettiano del 4-2-3-1.
Ma un calcio fatto di numeri, di statistiche, di dati da almanacco, di formazioni annunciate non ci piace. Tutto quello che serve per scrivere sulla partita che ci aspetta è negli occhi di chi la vive, nel bambino felice che va a scuola con la sciarpa giallorossa, negli occhi di Marco Cassetti, nelle urla del Mister, nell’ansia di chi sta in fila per comprare il biglietto, nella vena di Danielino e nei piedi del Capitano.
Domenica si torna a sudare tutti, chi da casa davanti allo schermo, chi sugli spalti, chi in campo, domenica si deve tornare a vincere, perché è un vizio che ci piace. Domenica non vogliamo scuse: Sampdoria – Roma 2 fisso. Imperativo presente.
Lamberto Rinaldi