Grazie tante…

Il primo pensiero dopo l’estenuante tam tam di ieri pomeriggio che ha visto aprire un nuovo orizzonte per il futuro tecnico-sportivo della As Roma. Un fatto è chiaro, anzi chiarissimo: la Roma non è più di proprietà della famiglia Sensi. Questa è la principale deduzione di una questione che è ancora all’inzio di un percorso che ci accompagnerà per mesi (o per anni). L’attuale dirigenza capeggiata da Rosella Sensi ha ottenuto il “mandato” di continuare a gestire le sorti della As Roma fin quando non verrà definitivamente ceduta ad un compratore serio e che abbia i soldi necessari per una società di calcio che ha un valore che oscilla tra i 200 e 250 milioni. La proprietà della Roma di fatto è passata di mano. Il 67 per cento della famiglia Sensi è il tesoro che Unicredit utilizzerà per rientrare da un gap economico che negli anni era salito alle stelle. Queste in parole povere sono i dati che tutti conosciamo da anni e per i quali abbiamo cercato di capire se il futuro della nostra Roma venisse adombrato. I Sensi sono stati capaci con tutti gli errori, le debolezze, le mancanze, di creare una società che ha tantissimo mercato: basti pensare che Unicredit ha chiuso l’immensa pratica di Italpetroli principalmente grazie alla As Roma. Non è un fatto di poco conto anzi testimonia in maniera inequivocabile di quanto buono sia stato fino ad oggi l’operato dei Sensi in seno alla gestione sportiva della As Roma. Solo per questo un grazie va speso senza neanche pensarci su un paio di secondi. Con amore, con passione la as Roma oltre i confini.

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17 commenti su “Grazie tante…”

  1. non hanno ceduto direttamente a unicredi perchè altrimenti avrebbero dovuto fare un’OPA e sarebbero state altre spese per unicredit e non conveniva a nessuno.
    non è cambiato nulla apparentemente,ma Zimatore se è cosi che si chiama, e la Rothschild(se è cosi che si scrive 😆 ) non è che ci stanno a caso insomma!daje roma daje ❗ ❗

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  2. Non vorrei far polemiche ma i Sensi hanno a loro volta ereditato una piazza importantissima del calcio grazie a Viola. I due anni in cui è stata in mano a Ciarrapico fanno poco testo.  
    I due anni in mano a Ciarrapico fanno testo si…Sensi rilevo’ la societa’ in Tribunale.
    Ciao Ass…
    Quinto

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  3. doveroso il ringraziamento ai sensi (bata vedere i numeri in 17 anni sicuramente la presidenza più vincente mai avuta, 5 coppe italia, 1 campionato , diversi II posti, per non dimenticare i due quarti consecutivi in champions)

    detto questo e girata pagina le cose sono chiare:
    la nuova sociteà ha al suo interno 3 soggetti con deleghe ben precise, si fa riferimento ad una carta privata in cui la sensi prende in carico solo la gestione ordinaria(ovvero la sportiva) della società
    mandato IRREVOCABILE a vendere affidato ad un advisor internazionale(rotshild)
    sui tempi di cessione sinceramente non srei così fiducioso, ma in ogni caso se leggete gli articoli che già escono oggi (financial times) hanno già iniziato a fare “pubblicità” sui canali giusti, speriamo che chi c’ha soldi veri(punterei i fondi americani e la new economy cinese) abbocchino….altrimenti imprenditori romani solo due tra i furbetti c’hanno i soldi veri:
    caltagirone (prima scelta)
    angelini (seconda scelta)
    gli altri(angelucci, lamaro) meglio che se ne restino dove sono

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  4. Non vorrei far polemiche ma i Sensi hanno a loro volta ereditato una piazza importantissima del calcio grazie a Viola. I due anni in cui è stata in mano a Ciarrapico fanno poco testo.

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  5. scusa Davero, però secondo me alcuni elementi nuovi ci sono:
    – il cda è cambiato, e solo la Rosella vi è rimasta;
    – la Sensi ha solo poteri di ordinaraia amministrazione

    certo la proprietà ancora non è cambiata. il 67% delle azioni è ancora diviso tra Sensi e Unicredit (51 e 49%), ma le cose si stanno muovendo
    ora non so quanto ci vorrà per trovare un compratore solvibile.
    la nostra speranza è che la permanenza della Sensi ci assicuri un minimo di serietà del nuovo proprietario, quando si troverà. anche perché per questo non possiamo fare affidamento sulla banca. ma non perché siano sciacalli, quanto perché semplicemente la banca deve farci più soldi possibili e chi si presenta che dà di più e con le maggiori garanzie se la accaparra. è una cosa normalissima. non c’è niente da argomentare su questo
    staremo a vedere

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  6. Io ti dico quello che traggo dal comunicato. Di più purtroppo di mio non so.Ma quando si dice A.S. Roma continui a far capo ad una società partecipata dai Sensi e da Unicredit con le attuali quote io capisco che A.S. Roma fino alla vendita di certo non è stata (non verrà ceduta entro il 20.07) a Unicredit.Poi conosciamo i sibillini comunicati di Italpetroli e come da anni subiamo da parte di certi giornali continue illazioni e notizie infondate, anche per specularci.Guarda però la borsa oggi, è praticamente in parità la Roma, non è un modo eccellente di reagire. Il perchè io lo vedo nel fatto che in pratica non è cambiato nulla, non solo non c’è un venditore ma l’attuale presidentessa resta lì. Come scrivi tu “controllata” da unicredit, attraverso il consiglio di amministrazione a 3 soggetti.A me personalmente sembra una boiata, che non risolve i problemi ma li posticipa. Per me la realtà è che al di là delle “bombe” per specularci non esiste al momento un compratore. E nessuna delle parti in gioco vuole prendersi la patata bollente.  (Quota Commento)

    .si resta li la presidente ma senza poteri.il nuovo cda e’ composto da zimatore presidente,ed altri due avvocati di parte sensi ed uncredit.quest ultima valorizzera la roma con rothscield (come casso si scrive)cercando un potenziale serio acquirente.io crede ke per la sessione del mercato ivernale dovremmo avere un nuovo predidente.

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  7. Ecco ad esempio riporto un articolo su MilanoFinanza di oggi, spero di poterlo fare. Qui già si spiega meglio la cosa, sostanzialmente come ho detto io per la A.S. Roma:“(MF-DJ)–L”intesa di massima e” stata siglata, ma per i dettagli bisognera” aspettare qualche settimana. Quello che e” gia” noto riguarda i contorni generici dell”accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi. Questi finiranno tutti sotto il controllo di Unicredit. Per As Roma la situazione e” diversa. Unicredit e la famiglia Sensi si sono accordati per lasciare la societa” dentro Italpetroli. Non ci sara” cessione della Roma alla banca di Piazza Cordusio, ma questa verra” differita almeno fino a quando non verra” trovato un acquirente. Nessun passaggio diretto, dunque, che porti gia” la Roma sotto il controllo di Unicredit. La societa” di Totti & Co. continuera” a essere controllata da Roma2000 (al momento non e” ancora stato deciso se far confluire o meno Roma2000 in una nuova newco). La scatola che conterra” le azioni (circa il 67%, il resto e” sul mercato) avra” come compagine azionaria di controllo quella attuale di Italpetroli: 51% ai Sensi, 49% a Unicredit. Ma saranno messe nero su bianco dai legali garanzie precise: immediato mandato a vendere a un advisor (quasi certamente Rothschild Italia), una nuova composizione del cda (3 componenti), ridefinizione delle deleghe, presidenza della Roma a Rosella Sensi con compiti legati alla gestione ordinaria del club e alla campagna acquisti. La ricerca del compratore e” stata avviata da settimane: sono stati contattati fondi nazionali e internazionali. Si e” tornati a bussare anche alla porta del Soros Fund Management, dopo il tentativo di acquisto di due anni fa, con risposta negativa. Per ora si sono mossi solo alcuni imprenditori romani (la famiglia Angelucci, la famiglia Toti e Francesco Angelini)”  (Quota Commento)

    Davero tutto questo è la realtà. Io non credo che Unicredit lasci autonomia ai Sensi, credo che ci sia un accordo perchè quel 51% conti zero. Altra ipotesi, per noi molto più auspicabile, potrebbe essere che il compratore è già presente e si rende inutile il passaggio di Roma 2000 alla banca. Sarebbe la cosa migliore soprattutto per noi tifosi e la Newco potrebbe essere una copertura per non dire subito pubblicamente la verità, anche per problemi relativi alla borsa. E’ un sogno, ma torniamo a sognare perchè ce lo meritiamo.
    FORZA ROMA

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  8. Sono convinto anche io che non ci sia un compratore e che la banca non voglia gestire direttamente il club. Di fatto Unicredit si ritrova in una posizione scomoda avendo gli occhi dei media puntati addosso, non credo che possa permettersi di svendere la Roma a pezzi senza subire un processo mediatico e per questo ha bisogno di un compratore nel più breve tempo possibile. Di contro ha necessità di mantenere alto il prezzo del club per rientrare dei soldi…prevedo tempi duri e molto tesi…credo anche che questa situazione si ripercuoterà pesantemente sui risultati sportivi con la squadra distratta da quello che sta succedendo…

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  9. Ecco ad esempio riporto un articolo su MilanoFinanza di oggi, spero di poterlo fare. Qui già si spiega meglio la cosa, sostanzialmente come ho detto io per la A.S. Roma:

    “(MF-DJ)–L”intesa di massima e” stata siglata, ma per i dettagli bisognera” aspettare qualche settimana. Quello che e” gia” noto riguarda i contorni generici dell”accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi. Questi finiranno tutti sotto il controllo di Unicredit. Per As Roma la situazione e” diversa. Unicredit e la famiglia Sensi si sono accordati per lasciare la societa” dentro Italpetroli. Non ci sara” cessione della Roma alla banca di Piazza Cordusio, ma questa verra” differita almeno fino a quando non verra” trovato un acquirente. Nessun passaggio diretto, dunque, che porti gia” la Roma sotto il controllo di Unicredit. La societa” di Totti & Co. continuera” a essere controllata da Roma2000 (al momento non e” ancora stato deciso se far confluire o meno Roma2000 in una nuova newco). La scatola che conterra” le azioni (circa il 67%, il resto e” sul mercato) avra” come compagine azionaria di controllo quella attuale di Italpetroli: 51% ai Sensi, 49% a Unicredit. Ma saranno messe nero su bianco dai legali garanzie precise: immediato mandato a vendere a un advisor (quasi certamente Rothschild Italia), una nuova composizione del cda (3 componenti), ridefinizione delle deleghe, presidenza della Roma a Rosella Sensi con compiti legati alla gestione ordinaria del club e alla campagna acquisti. La ricerca del compratore e” stata avviata da settimane: sono stati contattati fondi nazionali e internazionali. Si e” tornati a bussare anche alla porta del Soros Fund Management, dopo il tentativo di acquisto di due anni fa, con risposta negativa. Per ora si sono mossi solo alcuni imprenditori romani (la famiglia Angelucci, la famiglia Toti e Francesco Angelini)”

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  10. Io ti dico quello che traggo dal comunicato. Di più purtroppo di mio non so.
    Ma quando si dice A.S. Roma continui a far capo ad una società partecipata dai Sensi e da Unicredit con le attuali quote io capisco che A.S. Roma fino alla vendita di certo non è stata (non verrà ceduta entro il 20.07) a Unicredit.
    Poi conosciamo i sibillini comunicati di Italpetroli e come da anni subiamo da parte di certi giornali continue illazioni e notizie infondate, anche per specularci.
    Guarda però la borsa oggi, è praticamente in parità la Roma, non è un modo eccellente di reagire. Il perchè io lo vedo nel fatto che in pratica non è cambiato nulla, non solo non c’è un venditore ma l’attuale presidentessa resta lì. Come scrivi tu “controllata” da unicredit, attraverso il consiglio di amministrazione a 3 soggetti.
    A me personalmente sembra una boiata, che non risolve i problemi ma li posticipa. Per me la realtà è che al di là delle “bombe” per specularci non esiste al momento un compratore. E nessuna delle parti in gioco vuole prendersi la patata bollente.

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  11. Fino a ieri tutti la criticavano, oggi tutti la ringraziano. Il mondo è proprio strano.Detto questo, per deformazione professionale, mi permetto di far notare che quello firmato ieri sera è una “puntuazione di accordo” o come anche si dice “lettera di intenti”.I giornalisti hanno buon gioco con le loro frasi ad effetto, ma al momento nulla è stato definito. Lo scarno e a volte insensato comunicato di Italpetroli dice espressamente che entro il 20.07 verrà firmato l’accordo. Quindi al momento proprio nulla è definito.Nello stesso modo NON E’ PER NULLA VERO che già da oggi la proprietà della roma non è piu dei Sensi perchè si dice espressamente “A.S. Roma continui a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit”. Partecipata dai Sensi, con l’obiettivo (non l’obbligo, differenza non da poco) di pervenire alla vendita. Solo allora, in quel momento, a seconda del valore della vendita si ragionerà su quanto andrà ai Sensi e quanto ad Unicredit.Quello che passerà direttamente ad Unicredit sono i depositi petroliferi e gli immobili (ovvero beni su cui unicredit ci può guadagnare subito).Quindi per favore non diamo troppo per scontato quello che scrivono i giornali, che si fanno tanto belli, ma spesso dimostrano di capire ben poco di diritto.  (Quota Commento)

    quindi secondo te non c’è stato un passaggio di quote azionarie che di fatto ha estroemsso i Sensi dalla propietà? Ovvero la Roma è della NewCo e la sensi la guida in amministrazione “controllata” da Unicredit?

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  12. Fino a ieri tutti la criticavano, oggi tutti la ringraziano. Il mondo è proprio strano.
    Detto questo, per deformazione professionale, mi permetto di far notare che quello firmato ieri sera è una “puntuazione di accordo” o come anche si dice “lettera di intenti”.
    I giornalisti hanno buon gioco con le loro frasi ad effetto, ma al momento nulla è stato definito. Lo scarno e a volte insensato comunicato di Italpetroli dice espressamente che entro il 20.07 verrà firmato l’accordo. Quindi al momento proprio nulla è definito.
    Nello stesso modo NON E’ PER NULLA VERO che già da oggi la proprietà della roma non è piu dei Sensi perchè si dice espressamente “A.S. Roma continui a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit”. Partecipata dai Sensi, con l’obiettivo (non l’obbligo, differenza non da poco) di pervenire alla vendita. Solo allora, in quel momento, a seconda del valore della vendita si ragionerà su quanto andrà ai Sensi e quanto ad Unicredit.
    Quello che passerà direttamente ad Unicredit sono i depositi petroliferi e gli immobili (ovvero beni su cui unicredit ci può guadagnare subito).
    Quindi per favore non diamo troppo per scontato quello che scrivono i giornali, che si fanno tanto belli, ma spesso dimostrano di capire ben poco di diritto.

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  13. Si ma mo? o cedi o resto come stai giusto? i soldini spariti tutti 😀
    pure st’anno siamo fregati.. altro che Burdisso qua è dura pure rinnovare i contratti 😯 che robba! E pensare che Roma e Lazio sono le squadre della Capitale d’Italia e che dovrebbero stare ai vertici..Roma così come Madrid e Londra merita una Squadra da vertice.

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